Che la mozione approvata in Consiglio regionale sull’uscita del Veneto dal progetto europeo Life Wolf Alps sia una mera mossa politica attuata dal cacciatore Berlato è assolutamente evidente: al consigliere di Fratelli d’Italia, di fatto, più che la caccia ai lupi interessa la caccia ai voti.

Berlato sa benissimo che la Giunta non deciderà per l’uscita da questo progetto per due semplici motivi: da un lato perché uscire da un progetto europeo comporterebbe la restituzione di tutti i fondi già erogati e dall’altro soprattutto perché verrebbero a galla le responsabilità politiche che hanno portato al fallimento del progetto stesso.

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Berlato, che è stato proprio come me membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale in Europa, dovrebbe sapere quanto siano preziosi i fondi europei: non possiamo perdere contributi economici importanti per una gestione errata da parte della Regione. La problematica dei lupi va affrontata sfruttando al meglio questi fondi: oltre 6,1 milioni sono stati buttati all’aria facendo vanificare il ruolo del progetto Life Wolf Alps. C’è inoltre da interrogarsi sul fatto che questo progetto, che in altre regioni europee ha funzionato, in Veneto non ha portato a nulla.

In consiglio regionale il M5S ha dunque votato contro questa mozione che vede in realtà coinvolti pochissimi lupi a fronte delle predazioni denunciate. Questo progetto europeo doveva essere sfruttato meglio: la Regione Veneto ne è ampiamente responsabile. Come sono state gestite queste risorse messe a disposizione? Che tipi di comunicazione si è fatta con gli allevatori ed i residenti? Sono state messe in piedi tutte le azioni possibili

La riflessione a monte non è dunque quella di uscire da un progetto europeo come prospettato da Berlato, bensì quella di usare quei fondi con intelligenza e capacità. La Regione dovrà assumersi le proprie responsabilità.