La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato un rapporto che suggerisce alla Commissione europea le nuove regole per disciplinare il settore dell’apicoltura. Abbiamo sostenuto con forza la richiesta di un’etichetta che non si limiti a indicare “miele UE/miele non UE”, ma che fornisca una piena tracciabilità del prodotto, anche in caso di mix, e definizioni chiare dal punto di vista legale di tutti prodotti apicoli (propoli, pappa reale, cera).  Molte nostre proposte sono state approvate. Eccole: 1) diminuire gli oneri burocratici per chi vuole intraprendere questa attività. 2) armonizzare le norme nel settore biologico per eliminare le discrepanze burocratiche che impediscono a tutti i produttori di operare nello stesso mercato e alle stesse regole. 3) attribuire la responsabilità della diminuzione delle api a fattori umani, come l’agricoltura intensiva e l’aumento dell’utilizzo di prodotti fitosanitari. 4) finanziare i metodi di contrasto alle specie invasive. 5) necessità di preservare la diversità genetica delle popolazioni di api, perché questo patrimonio le rende più adattabili e maggiormente in grado di far fronte ai cambiamenti e ai rischi. 6) mettere un freno all’uso di sostanze dannose per le api. Le api, come soggetti impollinatori, sono fondamentali per l’esistenza di tutta la catena di produzione alimentare e perciò bisogna salvaguardarle, proteggerle e migliorarne la diffusione. Purtroppo l’eccessivo uso di prodotti fitosanitari sta drasticamente riducendo la loro popolazione. Una responsabilità risiede anche nel fatto che manca il polline perché sempre meno terreni vengono mantenuti a prato. Grazie a questo rapporto si chiede alla Commissione europea di vietare le sostanze come i neonicotinoidi o vari insetticidi delle quali si è scientificamente provata la dannosità per le api e di sospendere l’autorizzazione di tutte le sostanze per le quali vi sia questo sospetto, almeno fino ai risultati definitivi degli studi dell’EFSA. Abbiamo chiesto, inoltre, che l’apicoltura sia adeguatamente sostenuta, sia dal punto di vista finanziario (aumento del 50% del budget destinato ai programmi nazionali, particolare attenzione al settore biologico) sia dal punto di vista della formazione, attraverso l’organizzazione di corsi per gli apicoltori, vecchi e nuovi, con focus sulle tecniche di preservazione dell’habitat e della biodiversità, come prerequisito per ricevere finanziamenti. Confezione di miele made in italy