La tutela dei prodotti tipici locali e delle eccellenze del territorio è una priorità nel programma M5S agricoltura: per questo, in continuità con il lavoro svolto in commissione sia nel Parlamento italiano che in quello europeo, il M5S si propone di difendere la sovranità alimentare e il Made in Italy. Non solo, ma il M5S si prefigge di fermare i Trattati Internazionali di libero scambio calati dall’alto. Come ben detto dalla candidata M5S al Senato Manuela Botteghi, anche in FVG i trattati in questione possono avere un impatto negativo: ovviamente si tratta di prodotti che hanno una quantità limitata, ma che possiedono al contempo una qualità molto elevata, votati anche all’export, e che devono essere tutelati al massimo. Tra questi ricordiamo tutti i vini della Regione con la punta di eccellenza del Collio e il formaggio Montasio dop in condivisione con il vicino Veneto. Ma ci sono moltissimi altri prodotti tipici che, se ancora non hanno conquistato la Dop, come ha fatto la “Brovada”, sono significativi e al top nel panorama agroalimentare regionale. Le politiche europee spesso non tutelano le eccellenze italiane e risentono di influenze che sono proprie delle logiche lobbistiche, perché operano secondo un’ottica di standardizzazione tra i Paesi membri. Dobbiamo fermare inoltre i Trattati calati dall’alto: i Trattati internazionali di libero scambio negoziati dalla Commissione Europea, come il TTIP e il CETA, così come i trattati bilaterali con i Paesi del Mediterraneo o il tentativo sulla liberalizzazione degli investimenti con la Cina, sono segreti per buona parte del loro iter, con disposizioni che bypassano i Parlamenti nazionali e, spesso, seguono gli interessi delle multinazionali con una revisione al ribasso degli standard di sicurezza alimentare con grave danno per agricoltori e consumatori. Il Movimento 5 Stelle vuole invertire questa rotta, facendo sì che debbano essere ratificati dagli Stati Membri ed esaminati dai Parlamenti nazionali.