Come vi ho raccontato nel precedente articolo [https://www.facebook.com/MarcoZullo/photos/a.1464454830455829/2485319421702693/?type=3&theater], mi trovo presso l’ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Qui tutti gli uffici sono tappezzati di manifesti che ricordano a tutti i dipendenti quanto sia fondamentale un gesto apparentemente banale come lavarsi le mani. Un gesto importante nella prevenzione alle infezioni batteriche e utile nell’affrontare il tema della resistenza agli antibiotici (AMR), un fenomeno che, sebbene possa sembrare lontano dalla nostra quotidianità, ha pesanti ricadute per la salute individuale e pubblica. Come riportato nella risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2018 a seguito della relazione dell’ECDC, l’abuso e l’uso scorretto degli antibiotici, in particolare nell’allevamento di bestiame (antibiotici utilizzati per profilassi e come attivatori della crescita), e inadeguate pratiche di controllo delle infezioni nella medicina, umana e veterinaria, hanno progressivamente reso la resistenza antimicrobica una grave minaccia per gli uomini e gli animali. In tal senso i dati evidenziati sempre dalla ricerca dell’ECDC riguardante l’ambito sanitario sono drammatici: ogni anno nell’UE quasi 4 milioni di pazienti contraggono un’infezione associata all’assistenza sanitaria e circa 37 000 decessi l’anno sono direttamente imputabili a tali infezioni e alla antibiotico resistenza. Gli antibiotici sono un bene prezioso, e affinché possano continuare ad essere utili ed efficaci è necessario che tutti contribuiscano ad un uso responsabile, anche in ambito animale, e che si adottino accorgimenti che aiutino ancor prima a prevenire le infezioni. Nel prossimo articolo parleremo dell’approccio One Health dove approfondiremo ulteriormente il tema dell’antibiotico resistenza in modo trasversale: uomo, animale, ambiente. Intanto vi segnalo la ‘Giornata europea degli antibiotici’ che si celebra il 18 novembre e mira ad aumentare la consapevolezza sui rischi associati ad un uso inappropriato e a favorire la diffusione di informazioni corrette. Qui troverete del materiale relativo alla campagna di quest’anno [link1 https://who.canto.global/v/AntibioticAwarenessWeek/allfiles?from_main_library&auth=sso&viewIndex=0&column=image&id=ds1qb0jvtd3731tr9pjr3hgv0u] e dello scorso anno [link2 https://antibiotic.ecdc.europa.eu/en/publications-data/we-work-together-fight-antibiotic-resistance-keeping-europeans-healthy]. Una iniziativa rivolta a tutti: a medici, infermieri, dirigenti ospedalieri, farmacisti, allevatori, veterinari, responsabili politici, organizzazioni professionali e associazioni di pazienti, istituzioni governative e al grande pubblico; una iniziativa dove, nella settimana dal 18 al 24 novembre 2019, utilizzando l’hashtag #KeepAntibioticsWorking, si potrà condividere un messaggio su Twitter, Facebook o Instagram, spiegando ciò che stiamo facendo per garantire che questi medicinali continuino ad essere efficaci. Tutti possiamo fare la nostra parte per affrontare questo rischio per la salute, in tal caso, lavarsene le mani non aiuta. Antonio #keepAntibioticsWorking #EuropeanAntibioticsAwarenessDay #ecdc #europa #salute #MarcoZullo