Nei giorni scorsi ho incontrato a Udine i vertici della Coldiretti regionale, per capire le istanze del comparto e confrontarmi sui temi da portare all’attenzione dell’Europarlamento e – in particolare – della commissione di cui sono membro effettivo. All’incontro ha partecipato il presidente della Coldiretti Fvg, Dario Ermacora, mentre al mio fianco c’erano Manuela Botteghi e Simone Gambini, che stanno collaborando con me sulle problematiche dell’agricoltura, anche per mantenere un rapporto stretto con il territorio.

Abbiamo affrontato diverse tematiche, a partire dalla questione dell’etichettatura. Esistono a livello europeo grosse resistenze nell’approvare normative più restrittive sull’etichettatura dei prodotti: l’attività dell’Europarlamento è già stata vanificata in un’occasione e la mia speranza è che il semestre di presidenza italiana serva a non far arenare in Consiglio il processo per l’adozione del nuovo regolamento sulla marchiatura “made-in”. Da parte di Coldiretti è giunta una proposta interessante, ovvero quella di utilizzare come modello di tracciabilità  quello dell’anagrafe zootecnica, che permette di risalire alla provenienza dei prodotti.

10633473_10204769689071393_5214413635222181344_oAltri temi? L’embargo russo, che provocherà perdite per oltre 200 milioni di euro nel settore agricolo, e

la ferma opposizione alle colture Ogm. Che, come evidenziato da Ermacora, che non convengono all’agricoltura regionale. Le superfici coltivate con sementi modificate geneticamente in Europa e negli Usa sono in calo, e gli Stati Uniti stanno tornando indietro: hanno posto limitazioni alla coltura ogm, scesa a un massimo del 70%, per contenere i problemi legati alla proliferazione di diversi infestanti resistenti e al glifosate.

Infine, ho espresso un auspicio: spero che dai territori possano arrivare richieste chiare, in modo da poter instaurare un rapporto produttivo con le istituzioni, anche in considerazione del fatto che un approccio di nicchia non può continuare a funzionare negli ambiti europei, che non sono a compartimenti stagni. Da parte mia mi sono impegnato a una ricognizione puntuale sulle attività svolte nelle commissioni di cui sono membro.