Se il Ceta, l’accordo commerciale tra Ue e Canada, verrà approvato dall’Ue le imprese statunitensi potranno partecipare e vincere le gare d’appalto in Italia e nel resto d’Europa in settori chiave come Sanità, Trasporti Pubblici e Costruzioni. Mentre le imprese europee in Usa non potranno mettere piede.

Cos’è il Ceta

Il Ceta è l’accordo di libero scambio tra unione Europea e Stati Uniti che oltre ai dazi doganali che limitano le transazioni commerciali, ha lo scopo di abbattere le barriere non tariffarie, ovvero i diritti dei lavoratori e le leggi a tutela dei cittadini che sottraggono alla logica del profitto a tutti i costi una serie di scelte economiche e commerciali, in Italia e nel resto d’Europa. In pratica, un altro Ttip. I negoziati tra Ue e Canada sono terminati, ma il trattato deve essere ratificato sia dal Parlamento Europeo sia dei parlamenti nazionali. Negli ultimi mesi, però, man mano che le informazioni sul trattato sono state rese pubbliche, la schiera degli scontenti si è allargata, tanto che persino una delle tre Regioni che compongono il Belgio, la Vallonia, si è opposta ufficialmente al trattato. Per convincere l’Unione Europea e il Belgio a sostenere il trattato, la scorsa settimana il ministro canadese del Commercio Internazionale, Chrystia Freeland, era a Bruxelles. Ma proprio qualche giorno fa è circolata la notizia della fregatura sugli appalti pubblici che deriverebbe dal Ceta.

Ceta e Appalti Pubblici

L’accordo tra Europa e Canada prevede l’apertura del settore degli appalti pubblici. Questo significa che le imprese canadesi potranno partecipare alle gare d’appalto in Europa e viceversa. Un’apertura che porterebbe con sé alcuni problemi, visto che i due mercati appaiono differenti. Ma il problema più grande è che l’apertura viene fatta anche a consorzi che potranno comprendere società americane. Proprio lo scenario peggiore al quale il M5S si sta opponendo in Parlamento Europeo: lo scenario paventato con il Ttip, il trattato di libero scambio che l’Ue sta negoziando con gli Stati Uniti.

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Appalti Pubblici, l’accordo impossibile tra Usa e Ue

Nel mercato americano degli appalti vige un fortissimo protezionismo. A livello federale, il Buy American Act limita l’acquisto di prodotti finiti stranieri per commesse pubbliche negli Stati Uniti. A livello dei singoli Stati, penetrare il mercato appare un’impresa impossibile. E nessuno dei candidati alla presidenza americana sembra intenzionato ad abbandonare questa strategia, tanto che la mancata apertura su questo punto nei negoziati sul Ttip rischia di far saltare l’accordo in toto. Cosa che al Movimento 5 Stelle non dispiacerebbe affatto!

Appalti pubblici europei terreno di caccia Usa

Ma se il mercato Usa rimarrà un miraggio per le nostre imprese, il nostro sarà terreno di caccia per le multinazionali a stelle e strisce grazie allo stratagemma del Ceta, un accordo che porterebbe alla liberalizzazione selvaggia degli appalti pubblici. Questo significa che a Pordenone, Marostica e in altri Comuni italiani persino la manutenzione delle strade potrà essere assegnata ad una società americana. E in caso di lavoro eseguito male o possibile contenzioso, quale Comune potrà mai permettersi di citare in giudizio la società americana? E con quali risultati? Senza contare che una volta che un servizio verrà liberalizzato, sarà molto difficile tornare indietro.

Per questo, il M5S si oppone fortemente all’accordo. Un accordo negoziato lontano dagli elettori, ma anche dei loro eletti, perché nessun deputato, in nessun parlamento d’Europa, ha sinora potuto mettere bocca su quanto pattuito dai due blocchi. Ma per noi, prima degli interessi commerciali vengono sempre gli interessi dei cittadini, la loro salute e i loro diritti. Diciamo #NoCeta e #NoTtip!