Come da copione di un film già scritto, la Commissione europea si è piegata senza troppi ripensamenti ai voleri delle multinazionali ed ha avallato la fusione tra Monsanto e Bayer, un colosso che da solo si stima occuperà quasi il 30% del mercato delle sementi e dei fitofarmaci. Una posizione dominante che evidentemente non preoccupa la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, danese rappresentante della Sinistra Radicale (Danmarks Social-Liberale Parti), rassicurata dalle promesse di Bayer che si impegna a rinunciare a parti di attività industriali che andrebbero in sovrapposizione con quelle di Monsanto.  A questo proposito, pare che la società acquirente sia la Basf, così in omaggio avremo anche un bel monopolio nell’agroalimentare targato Germania! Qual è il futuro dell’agricoltura e della salute dei cittadini dopo questo pericoloso via libera? Una concentrazione di potere sull’agricoltura e quindi sul cibo, non si era mai vista nella storia del pianeta. Siamo infatti di fronte ad una fusione senza precedenti nei settori delle sementi, dei fitofarmaci, dei farmaci e della sperimentazione sulla genetica animale. Questa operazione avrà delle implicazioni enormi sulla salute dei cittadini con una diffusione incontrollata e incontrollabile di OGM, di pesticidi, di farmaci le cui componenti chimiche sono tutte da scoprire.  E a questo punto che fine faranno gli standard qualitativi degli alimenti che stiamo difendendo con le nostre battaglie contro TTIP e CETA? E le piccole e medie imprese agricole che fine faranno? La Commissione europea con il suo via libera ha infilato milioni di cittadini europei, e a questo punto non solo europei, in un vicolo cieco. La nostra visione va nella direzione diametralmente opposta: vogliamo un’agricoltura sana che tuteli sia i piccoli agricoltori che la salute delle persone, che difende le biodiversità e che promuova i modelli di agricoltura sostenibile. Adotteremo ogni forma di contrasto possibile per ostacolare questo accordo scellerato.