La crisi dell’attuale modello agricolo é sotto gli occhi di tutti. Il modello non é più sostenibile a livello ambientale etico ed economico. Noi del Movimento 5 Stelle pensiamo che esistano delle alternative e ci stiamo adoperando per dare al territorio gli strumenti necessari a portarle avanti.

In quest’ottica, si inserisce il nostro lavoro sul Biodistretto. Uno strumento innovativo che ho pensato di illustrare in più puntate. Ho già avuto modo di spiegare cos’è un Biodistretto e perché crea vantaggi per il territorio. Oggi vi spiego come si costruisce un Biodistretto passo per passo.

biodistretto Marco Zullo M5S Europa

Il Biodistretto consente di promuovere il modello biologico nell’ambito di uno sviluppo rurale etico, equo e solidale, valorizzando i prodotti naturali e tipici insieme al loro territorio d’origine, contribuendo ad uno sviluppo economico e turistico fondato sul rispetto e la valorizzazione delle risorse locali.
Per realizzare un Biodistretto è necessario coinvolgere, fin dalle fasi iniziali della progettazione, tutti gli attori potenzialmente interessati a partecipare: questo passaggio è fondamentale per poter adattare il progetto ai bisogni, alle potenzialità e agli interessi di ogni territorio, evitando esclusioni che possono pregiudicare lo sviluppo dell’iniziativa.
Per avviare e far funzionare con successo una struttura come il Biodistretto, le esperienze già realizzate indicano alcune tappe:
La costituzione di un Comitato promotore, che organizzi dei Forum pubblici per condividere gli obiettivi e i percorsi da seguire per l’avvio del progetto. Il Comitato realizzerà una prima analisi delle potenzialità e dei problemi del territorio, sulla cui base elaborerà un primo documento programmatico.
Una volta verificato l’interesse della Comunità alla costituzione del Biodistretto, saranno definiti e progressivamente coinvolti gli attori territoriali disposti a sostenere il processo: le Amministrazioni, le associazioni di produttori, e gli altri attori interessati. Sulla base degli attori coinvolti, sarà anche definito il perimetro del territorio del Biodistretto.
Le adesioni delle Amministrazioni pubbliche al progetto di Biodistretto e all’Organizzazione che ne coordina le attività, dovranno essere formalizzate attraverso atti ufficiali. Possibilmente dovrebbero essere coinvolti tutti i livelli di amministrazione locale: Comuni, Provincia, Regione, Ente Parco.
Il Comitato promotore del Biodistretto elabora poi un programma concertato di attività da realizzare con le risorse già disponibili (pubbliche e private) e una strategia di comunicazione orientata agli attori locali e nazionali per trovare altre risorse e stabilire collaborazioni.
Individuare le associazioni e cooperative locali di giovani che operano negli ambiti dell’agricoltura sociale, alle quali affidare i servizi collegati alla gestione delle attività del Biodistretto, come commercializzazione, promozione, logistica e organizzazione eventi.