6, maggio 2014. Zullo (Movimento 5 Stelle): “Da Serracchiani offese strumentali agli avversari”
Mail della governatrice ai simpatizzanti pd, “evitiamo di lasciare spazio a forze ignoranti e opportuniste che vogliono smantellare quanto costruito sin qui”. Il candidato M5S Fvg: “Inopportuna”

COMUNICATO STAMPA
Lo scorso 25 aprile la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha inoltrato a simpatizzanti ed elettori del Partito democratico una mail, in cui invita a esprimere alle prossime europee il voto di preferenza per Isabella De Monte, anche per evitare «di lasciare terreno a quelle forze che, per ignoranza od opportunismo, promettono di smantellare quello che abbiamo costruito negli ultimi decenni». Per il candidato del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Marco Zullo, «Serracchiani e Pd dimostrano di avere davvero pochi argomenti per sostenere la propria candidata, se si trovano costretti a dover rasentare il turpiloquio nei confronti degli avversari per convincere i propri elettori a esprimere il voto di preferenza per il sindaco e senatrice di Pontebba», evidenzia Zullo.

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«E’ curioso che le accuse di opportunismo arrivino da chi, pur con sigle ed etichette differenti, governa da anni il Fvg e l’Italia – attacca Zullo -, incamerando milioni e milioni di euro tra finanziamenti pubblici e indennità varie. Come Movimento 5 Stelle non ci stiamo a finire nel calderone degli antieuropeisti a tutti i costi: Serracchiani, prima di accomunarci ad altri partiti che fanno leva su annunci pregni di populismo per incamerare una manciata di voti in più, si legga i sette punti del nostro programma per l’Europa».

«Al di là dell’opportunità che il presidente di una Regione, che si supporrebbe super partes nonostante il ruolo assunto in corso d’opera nel Pd di Renzi, parteggi in maniera così netta per un candidato – aggiunge Zullo – emerge come Serracchiani tema il Movimento 5 Stelle: è evidente che il voto per l’Europa sarà anche un voto sull’Italia e sull’azione del governo. E se il M5S si imporrà, Napolitano non potrà fare altro che sciogliere le camere e rispedire gli italiani al voto, con ricadute che non potranno essere ignorate anche nell’amministrazione della nostra Regione». Secondo il candidato pentastellato, «non si può liquidare il pensiero del Movimento cercando di inquadrarlo banalmente nella dicotomia euro sì-euro no:  il M5S vuole il ritorno ai principi di solidarietà e di comunità, vuole un’Europa solidale o nessuna Europa. Il M5S porrà delle condizioni, tra queste l’eliminazione immediata del Fiscal Compact che impone un taglio di 50 miliardi all’anno per un ventennio alla nostra finanza pubblica per rientrare nei parametri di Maastricht. Se la Ue rifiuterà queste richieste è obbligatorio uscire dall’euro, non c’è scelta, il M5S farà un referendum per ritornare alla lira e per riprenderci la nostra sovranità monetaria». E infine: «Serracchiani, da maestrina, ci taccia pure di ignoranza: invitiamo allora lei e i candidati del Pd a confrontarsi con noi sui temi dell’Europa, per dimostrarle il nostro livello di preparazione».