“Non si possono fare patti uguali tra diseguali. In Europa non abbiamo leve fiscali e monetarie con le quali competere, ma solo una moneta comune, scevra di ogni struttura. Mentre gli Stati Uniti possono adottare politiche fiscali, monetarie e valutarie. Ma soprattutto in Europa siamo costretti a pagare gli interessi sul debito, mentre gli Stati uniti non lo fanno, perché non abbiamo quel potere contrattuale che gli Usa vantano nei confronti della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale”.

Bastano poche parole ad Alessandro Di Battista per far capire che il Trattato commerciale tra Europa e Stati Uniti, il famigerato Ttip, sarebbe un grande svantaggio per chi, come noi, sta da questa parte dell’oceano. Di Battista ne ha parlato venerdì 19 giugno al BHR Hotel di Treviso insieme al portavoce europeo David Borrelli, ma si é anche soffermato sulla situazione italiana, dove ha fatto notare che “da settimane dico che il Pd è il punto di riferimento del malaffare e nessuno mi querela perché sto dicendo la verità”.

“Il progetto del Movimento è un altro, é il cittadino che si fa Stato. Alle ultime Amministrative abbiamo eletto 5 sindaci, decine di consiglieri regionali e comunali. Mai avremmo pensato che senza soldi saremo entrati nelle istituzioni. E noi del M5S, dove governiamo, abbiamo le mani libere. Questa è la vera rivoluzione”.