Zullo (Movimento 5 Stelle): “Di Piazza, De Monte e Ciriani come Serracchiani: mille incarichi, l’Europarlamento solo un parcheggio temporaneo”
L’esponente del M5S attacca: “Candidature frutto dei soliti giochi di potere e delle ambizioni di alcuni”

COMUNICATO STAMPA

10291728_1479578332276812_3841812980478204355_n«In molti casi l’Europarlamento è considerato un grand hotel, dove soggiornare lautamente indennizzati fino alla prima opportunità elettorale in Italia. E’ successo in passato per Debora Serracchiani, potrebbe succedere in futuro a Roberto Di Piazza: gli elettori meritano però rispetto e l’esito del voto non può piegarsi ai giochi di potere dei partiti e alle smisurate ambizioni di alcuni». E’ l’affondo di Marco Zullo, candidato alle elezioni europee con il Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Nordest. «Appena si è presentata la possibilità di lasciare lo scranno a Bruxelles per la mediaticamente ben più fruttuosa guida della Regione Fvg, Serracchiani non ci ha pensato un attimo, abbandonando senza troppi rimpianti l’esperienza europea – spiega Zullo -. E’ il percorso che magari sogna di fare pure Roberto Di Piazza, consigliere regionale da appena un anno eppure già pronto a fare il salto verso il Parlamento europeo, considerato l’ideale trampolino di lancio verso le comunali del 2016».
Il candidato del Movimento 5 Stelle non risparmia neppure Isabella De Monte, «a suo modo un modello per chi punta a fare della politica una professione: sindaco di Pontebba fino a maggio, da quattordici mesi è pure senatrice della Repubblica. Evidentemente non paga, tenta ora pure la scalata verso Bruxelles», attacca Zullo. E ancora: «C’è pure Alessandro Ciriani, che rischia di rimanere a spasso dopo l’addio alle province – sottolinea Zullo -. Ecco allora che dal cilindro si estrae l’ennesima candidatura ad personam, ritagliata addosso al politico che proprio non vuole rinunciare a una comoda e lautamente remunerata seduta. Senza dimenticare che Gianpiero Samorì, candidato di Fi ed esponente del Mir, sostenuto da ampie porzioni di Forza Italia in regione, è pure indagato per la vicenda Tercas».

«Mi chiedo come si possa avere fiducia di questi professionisti della politica, abili collezionisti di cariche e indennità, pronti a entrare e uscire dagli organi di rappresentanza dei cittadini con una facilità che dovrebbe indignare – evidenzia il candidato del M5S -. Il Movimento per principio impedisce ai propri eletti di concorrere per altre tornate elettorali fino al termine del proprio mandato, a sottolineare il rispetto per l’elettore e ancora prima per gli attivisti che attraverso le primarie on line hanno scelto quel candidato. I partiti, anche nella nostra regione, ignorano l’importanza del voto e spostano le pedine con la stessa disinvoltura con cui negli anni passati loro eminenti alfieri hanno approfittato dei rimborsi destinati ai gruppi consiliari regionali per luculliani banchetti, per pagare le ferie alla moglie, per cambiare le gomme all’automobile, per ricaricare il telefonino».  Secondo Zullo, «questi candidati funzionano un po’ da specchietto per le allodole: per questo invitiamo a svegliarsi gli elettori, che aprano gli occhi rivendicando la serietà a cui hanno diritto».