Nel panorama lavorativo internazionale si parla moltissimo di “digital revolution”, un fattore cruciale per qualsiasi azienda che voglia rimanere al passo con i tempi. Con questo termine ci si riferisce alla grande crescita dei media digitali che ha dato vita a nuove professioni web e allo sviluppo di nuove tecnologie che stanno rivoluzionando il mondo.

Digital revolution

Oggi in Italia abbiamo da investire ancora molto. Il mercato digitale si potrà sviluppare se saremo in grado di soddisfare i tre pilastri base del quadro comune: uguaglianza, partecipazione e fiducia.

Uguaglianza significa poter usufruire delle medesime possibilità e, per esempio, avere una banda sufficientemente veloce.

Cittadinanza vuol dire anche partecipazione. Un utilizzo passivo del mercato digitale non giova né ai consumatori né alle imprese: per sviluppare appieno il potenziale del settore, abbiamo bisogno che gli utenti partecipino in modo attivo e proattivo. Dobbiamo perciò sviluppare un ambiente che favorisca e semplifichi gli scambi sia tra privati, sia tra imprese, sia a livello di amministrazione pubblica. Le future proposte legislative dovranno dare grande impulso all’e-government.

Non dobbiamo trascurare la componente della fiducia. I cittadini impareranno a sfruttare il potenziale del mercato unico digitale solo se sentiranno di essere adeguatamente tutelati. Dobbiamo inoltre garantire che per i consumatori, in particolare per gli acquirenti digitali, valgano gli stessi diritti che possono invocare nella vita quotidiana, soprattutto negli scambi commerciali.  Solo unendo questi concetti si potrà dare seguito alla vera cittadinanza digitale, che dia a tutti gli stessi diritti e pari opportunità di accesso ai servizi.