Oggi in Commissione Mercato Interno (IMCO) è stato votato un argomento molto spinoso riguardante la Direttiva Servizi, ovvero la revisione della procedura di “notificazione” da parte degli Stati membri e delle loro amministrazioni locali delle disposizioni legislative e regolamentari che adottano.

Nei cambiamenti che la Commissione Mercato Interno ha introdotto rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea, si prevede che quest’ultima possa bloccare per almeno tre mesi uno Stato membro, come l‘Italia, dall’approvare un provvedimento fintanto che la Commissione europea stessa non gli dia il proprio benestare.

Per noi questo è inaccettabile, perché sovverte il principio di sovranità nazionale, dove lo Stato membro deve essere libero di approvare le proprie leggi! Quello che la Commissione europea potrebbe fare è avanzare delle osservazioni per segnalare allo Stato membro le eventuali incongruenze con l’ordinamento dell’Unione europea, fino ad arrivare eventualmente, in ultima istanza, alla Corte di giustizia europea per avviare un’infrazione.
Invece, attraverso questa direttiva, l’UE entra nel merito della capacità di legiferare dei singoli Stati membri. Questa è un’intromissione inammissibile in ciò che riguarda la sovranità, e dunque la libertà, dei singoli Stati membri.

Non sta alla Commissione europea stabilire se una legge nazionale è giusta o sbagliata, non sta alla Commissione europea sostituirsi di fatto alla Corte di giustizia europea.

Noi del MoVimento 5 Stelle avevamo presentato degli emendamenti per migliorare la proposta della Commissione ma che non sono stati accolti dagli altri partiti. Pertanto noi abbiamo votato contro questo progetto di direttiva.

E ci stupisce invece che PD e Forza Italia, che in Parlamento europeo fanno parte rispettivamente del gruppo dei Socialisti&Democratici e del gruppo dei Popolari, hanno votato a favore di questo progetto di direttiva. Infatti mentre in Italia fingono di essere contrari alla Direttiva Servizi, a Bruxelles la rafforzano attraverso una procedura di notifica gravosa soprattutto per gli enti locali.

#DirettivaServizi