L´Expo di Milano 2015 non deve essere solo uno spot, ma una vera  e propria svolta culturale che accenda i riflettori su alimentazione di qualitá, sostenibilitá ambientale, sociale ed etica. Ne ho parlato durante l´audizione con Livia Pomodoro, presidente del centro internazionale sul diritto all’alimentazione creato a Milano in vista di Expo2015. Anche la Pomodoro si è trovata d´accordo con questo approccio. E lo ha spiegato.

Questo il mio intervento in aula:

Ho ascoltato con attenzione il suo intervento e sono abbastanza colpito in modo positivo, perché oltre agli aspetti  imprenditoriali e agli aspetti legati agli affari vedo una grande propensione a cogliere una opportunitá  in questo evento. Si è parlato di diritto all’alimentazione e sicurezza alimentare, in qualche modo di alimentazione di qualitá. Vorrei porre l´attenzione sul fatto che quando si parla di alimentazione di qualitá non bisogna fare riferimento solo agli aspetti sanitari, ma anche ad aspetti come ambiente, problematiche etiche e sociali. Questi sono i veri punti che bisognerebbe riuscire a toccare con questo evento se vogliamo davvero riuscire a realizzare un cambiamento culturale. L´Expo, e tutto quello che gli gira attorno, puó essere considerato una grande opportunitá solo se riusciremo a cambiare visuale, perché un approccio alla natura, all´ambiente e quindi all´alimentazione completamente diverso rispetto a quello che abbiamo oggi rappresenta un passo avanti per il benessere di tutti. Mi auguro che l´attenzione sia alta e mi auguro che l´Expo non si traduca solo in una vetrina e in uno spot che passato l´evento finisce lí.