Negli scorsi giorni ho ospitato al Parlamento Europeo una decina di famiglie, in totale una trentina di persone. Di queste visite ne ho organizzate diverse anche nello scorso mandato perché ritengo importante dare la possibilità di conoscere in prima persona le Istituzioni. Inoltre, anche se solo per pochi giorni, questa esperienza, se ben fatta, esplicita il ruolo diretto dei cittadini e il loro coinvolgimento nell’iter decisionale della Politica. E quando parliamo di coinvolgere il territorio dobbiamo saperlo leggere nella sua varietà, non per canoni ma per quel che è. Siamo immersi in una società globalizzata dove però il punto di forza è sempre più la capacità di dar valore al locale (questo viene indicato col termine ‘glocal’). Seguendo questa visione, assieme al mio staff, abbiamo invitato famiglie della città dove ora vivo, cittadini italiani residenti in Emilia Romagna, famiglie coi propri figli, famiglie di origini italiane, moldave, russe, polacche e marocchine. Persone che lavorano nel pubblico e nel privato, che lavorano come dipendenti, in proprio, o che hanno scelto di dedicarsi alla famiglia. Con loro, in un vivo e animato dibattito, abbiamo affrontato il tema della società a misura di famiglia, a misura di persona, abbiamo affrontato il tema delle politiche messe in campo dalle istituzioni e dal mondo economico. Tra quiz e lanci di caramelle rivolti ai bambini, in particolare Luciano Malfer, Dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia Autonoma di Trento ci ha descritto le iniziative messe in campo nel network dei Comuni Amici della Famiglia; Alexander Ploner, campione italiano di scii e membro dell’ex nazionale italiana ha condiviso gli insegnamenti e i valori che lo sport gli ha trasmesso e soprattutto ci ha parlato della sua scelta a fine carriera di dedicarsi a un lavoro che gli permettesse di passare piú tempo con la propria famiglia; infine David Scuderi, Senior Manager e Responsabile delle politiche pubbliche di Amazon, ci ha raccontato come l’ambiente e i ritmi di lavoro possano essere più concilianti e confortevoli. Tutte queste esperienze hanno evidenziato che per realizzare una società a misura di persona è necessario coinvolgere e ascoltare anche quei cittadini ai quali, per ragioni diverse, è difficile esprimere valore pur avendo tutte le potenzialità per arricchire il territorio. E se da un lato è fondamentale creare ambienti e servizi accessibili a tutti, dall’altro dobbiamo riflettere su quali siano i giusti strumenti formativi e culturali da mettere a sistema. Marco