In questo weekend ricco di impegni, mi sono ritagliato un po’ di tempo per partecipare alla Festa del Bio, un evento itinerante che coinvolge le maggiori piazze italiane per promuovere il biologico nel settore dell’agroalimentare. Sabato la manifestazione si è tenuta nella suggestiva Piazza dei Signori a Verona, dove sono stati allestiti diversi stand che mettevano in mostra tutti i sapori e i profumi del biologico. Un’occasione per scoprire tutto ciò che riguarda il bio, anche attraverso talk show, laboratori, cooking show e attività educative per i più piccoli. festa del bio a verona Questa iniziativa è promossa da FederBio, una federazione nata nel 1992 con lo scopo di tutelare e favorire lo sviluppo del cibo biologico, educando e informando le persone sulla tematica. È proprio quest’ultimo uno degli aspetti mi coinvolge di più: come relatore del nuovo regolamento europeo sul Biologico ho potuto seguire in prima persona la normativa battendomi per standard qualitativi alti e per aumentarne la diffusione, credo infatti che il biologico debba diventare uno standard per tutti e non rimanere relegato in un contesto di uso riservato solamente a pochi. Il caso italiano rappresenta, poi, un’eccellenza in questo campo ed è sempre più richiesto, anche dal mercato europeo e mondiale. Ho avuto modo di prendere parte, inoltre, al talk #PESTICIDI(nonsolo)DENTRODINOI insieme a Maria Grazia Mammuccini, responsabile del progetto Cambia la Terra – FederBio, Claudio Celada, direttore conservazione della natura LIP, Andrea Rigoni, presidente e AD di Rigoni di Asiago, Michele Dall’O’, presidente WWF Veronese e Tiziano Quaini, coordinatore dell’Associazione Veneta dei Produttori Biologici e Biodinamici. Anche in questo caso si è trattato un argomento particolarmente rilevante per me e la mia attività di europarlamentare: i pesticidi. Sono particolarmente sensibile su questo tema, ne ho parlato più volte qui sul mio blog (leggi qui gli altri articoli https://goo.gl/3hLK3o). Durante il dibattito sono emersi diversi aspetti che auspico si possano trasformare in concreti spunti di riflessione per ognuno di noi, affinché si arrivi ad una matura consapevolezza a tal proposito e per quanto riguarda le nostre scelte alimentari. Per esempio, sapevate che solo una minima parte dei pesticidi utilizzati raggiunge effettivamente gli organismi bersaglio? Oppure che, anche se l’uso di molti pesticidi è stato bandito, le loro molecole posso persistere anche a lungo nel suolo e nei sedimenti? Infatti, la la maggior parte delle particelle viene dispersa in aria, acqua e suolo, contaminandoli. Perciò conto su una nuova visione dell’agricoltura, che porti all’eliminazione delle sostanze chimiche, nocive per tutti, in un contesto di apertura a tecniche e concetti di cura per il territorio. Lo si può fare garantendo opportunità, guadagni e vantaggi a tutta la filiera, dal contadino al consumatore. Sono tematiche che dovrebbero interessare tutti noi, dobbiamo renderci conto che, oltre alla creazione di un vantaggio economico, ne va della nostra salute e di quella dei nostri figli.