Divieto assoluto di commercializzare prodotti derivati dalla foca, in particolare carne e pellicce di foca. Questo il risultato raggiunto con il voto nella Plenaria del Parlamento Europeo, anche grazie all’impegno costante del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Agricoltura e Mercato Interno.

Il voto dell’8 settembre sulla proposta della Commissione Europea di modificare il regolamento (CE) 1007/2009 sul divieto di commercio di prodotti di foca rafforza la normativa comunitaria di fronte alle pressioni di Canada e Norvegia, che in passato hanno già sfidato la legislazione Ue facendo ricorso contro il divieto di commercializzare pellicce e carne di foca nei 28 Stati Membri.

foca

Nel 2014, l’Organizzazione Mondiale del commercio (OMC) aveva raccomandato l’Unione Europea di eliminare alcune incoerenze riscontrate tra le esenzioni della normativa, così Commissione Europea e Parlamento hanno lavorato per rendere il divieto a prova di ricorsi.

Va detto che la normativa contiene anche la cosiddetta “deroga Inuit”, che permette alla piccola popolazione dell’Artico di vendere sul mercato comunitario prodotti di foca, a patto che la vendita sia effettivamente necessaria al sostentamento della comunità e che la caccia tenga in adeguata considerazione il benessere degli animali.

Sarà compito dell’esecutivo europeo monitorare in maniera meticolosa queste pratiche ed evitare che elementi senza scrupoli dell’industria della pellicceria possano trarne vantaggio per i propri deprecabili scopi.