Siamo stati eletti nelle Istituzioni per portare la voce dei cittadini; bene, i cittadini si sono espressi: sono state raccolte oltre un milione e trecentomila firme per fermare l’uso del glifosato. Ora io mi chiedo come sia possibile che la Commissione, un organo non eletto da nessun cittadino europeo, ignori queste richieste e prenda tempo.

Quant’ è importante proteggere la salute dei cittadini europei dagli interessi delle grandi multinazionali? Il Commissario Andriukaitis deve dare a questa domanda una risposta chiara e trasparente una volta per tutte. Il movimento di cui sono portavoce si è battuto e continua a battersi per il divieto assoluto e immediato del glifosato… per l’impatto nocivo che ha non solo sulla salute umana ma anche sull’ambiente. E questo non sono io a dirlo ma l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro.

La proposta iniziale della Commissione di ri-autorizzare il glifosato per altri 7 o 10 anni ha giustamente indignato tutti e ha creato proteste da parte di movimenti di consumatori e associazioni ambientaliste. Il Parlamento, con mio grande rammarico, ha già diluito la nostra proposta, posticipando al 2020 ciò che andrebbe fatto subito.

Davvero lo scandalo dei Monsanto papers e le proteste dei cittadini rischiano di portare ad un nulla di fatto? Che cosa accadrà in caso di stallo al Consiglio? Se continueranno a giocare ancora con la salute dei cittadini, i cittadini non lo perdoneranno e saranno le prossime elezioni a dimostrarlo.

#StopGlifosato