Recentemente sono andato a dare un’occhiata a FICO Eataly World a Bologna e ho raccolto una serie di immagini e video che voglio condividere con voi al fine di informare quanta più gente possibile su quale sia la realtà di questa tanto reclamizzata “Fabbrica Italiana Contadina”.

A mio parere è un centro commerciale in piena regola, contornato da un’atmosfera insapore, confezionato per dare l’idea di un’Italia che non c’è.

Nel corso di questa visita non sono riuscito a intercettare la cultura e la tradizione contadina italiana di cui Farinetti parla. Se il giardinetto esterno vuole dare l’idea delle coltivazioni biologiche siamo al ridicolo, mentre purtroppo tanto ridicolo non è vedere gli animali rinchiusi tra tetre recinzioni metalliche, come se fosse uno zoo.
Cosa c’è di didattico e rappresentativo dell’Italia in tutto questo?

E poi negozi di abbigliamento ed elettrodomestici d’oltreoceano, agenzie di viaggi, stand agricoli stranieri e tanto altro che poco ha a che fare.

Guardate questo video e le foto e ditemi se tutto ciò sia davvero così Fico.

Eccola qui la tanto reclamata qualità: FICO, quella che dovrebbe essere la Disneyland mondiale del cibo di qualità e bio, si trova a poco più di un chilometro di distanza da un inceneritore. E questo sarebbe un esempio di qualità e sostenibilità?

In tangenziale, direzione Bologna, trovo questo segnale stradale. Il segnale indica l’uscita per FICO. Ma è possibile che un’azienda privata sia inserita in un cartello segnaletico autostradale?

Agenzie di viaggi, vendita di elettrodomestici, cosmetici, operatori televisivi. Ma non doveva essere la Disneyland del cibo italiano di qualità?

Animali ingabbiati per attirare l’attenzione dei turisti. E questo sarebbe FICO? Davvero uno spettacolo triste.

Tutto questo per me non è per niente FICO.