Il giro di affari sul commercio clandestino di cani e gatti tocca cifre impensabili. Un miliardo e mezzo di euro nella sola Unione Europea. Solo il 13% degli animali acquistati proviene da allevamenti ufficialmente riconosciuti.

Il commercio illegale di animali domestici è talmente appetibile che a gestirlo è la criminalità organizzata, la quale, naturalmente, se ne frega dei controlli sanitari. E’ per questo che gli animali di compagnia commerciati illegalmente sono spesso vittima di malattie e le infezioni che contraggono rischiano di essere trasmesse all’uomo.

Il Movimento 5 Stelle chiede da tempo un sistema unico di registrazione per gli animali da compagnia, una sorta di banca dati comune che assicuri maggiori controlli e tutele.

In Parlamento Europeo è stata approvata una risoluzione (purtroppo non vincolante) per far sollecitare la Commissione Europea a varare una proposta legislativa con lo scopo di mettere fine a questo scempio.

In questo servizio di Rai Punto Europa trovate la mia intervista su questo tema delicatissimo.