Meglio tardi che mai. Gli Stati hanno deciso che il roaming verrà abolito da metà 2017. Significa che se vado all’estero, ma sempre all’interno dell’Unione Europea, posso usare il mio cellulare per chiamare, inviare sms e navigare su internet, senza cambiare operatore, ma soprattutto senza spendere un centesimo in più di quanto spendo in Italia.

Una buona notizia, perché l’accordo trovato dai 28 capi di stato e di Governo in primavera non menzionava nemmeno la fine del roaming e rappresentava un passo indietro inaccettabile rispetto alla proposta del Parlamento Europeo, che aveva deciso di porre fine al roaming in Ue a partire dal 15 dicembre 2015.

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Il Movimento 5 Stelle aveva scritto una lettera al Consiglio Ue nella quale gli Stati venivano sollecitati a porre fine al roaming, e oggi, finalmente, le nostre istanze sono state accolte.

L’abolizione completa dei sovraccosti del roaming partirà il 30 giugno 2017, ma verrà preceduta da un primo taglio il 30 aprile 2016, tra 10 mesi esatti. Da quella data il sovrapprezzo massimo sarà di 0,05 euro al minuto per le chiamate, 0,02 per gli sms e 0,05 per megabyte per i dati.

Con l’accordo raggiunto, gli operatori dovranno trattare in modo equo tutto il traffico sul web, consentendo il rallentamento di alcuni servizi solo in casi limitati come nel caso di un cyber-attacco o se si congestiona la rete. La neutralità della rete e l’internet aperto vengono dunque garantiti.