In Commissione Mercato interno e protezione dei Consumatori, la linea espressa dal Movimento sull’indicazione di origine geografica per i prodotti non agricoli è passata in toto. La tutela delle eccellenze e delle produzioni locali è di fondamentale importanza per noi, come avevo già avuto modo di dire in commissione IMCO.

Tutelare le produzioni locali dalle frodi è uno dei nostri punti fermi. Per questo il sistema deve essere fornito di strumenti adeguati alla repressione di eventuali frodi in modo da tutelare produttori e consumatori (emendamento 3). Tra l’altro, l’uso fraudolento del nome di un’indicazione geografica e altre pratiche sleali danneggiano soprattutto le micro e medie imprese che producono la stragrande maggioranza di prodotti beneficiari di protezione.

indicazione geografica

Gli effetti negativi, abbiamo sottolineato, si ripercuotono sulle esportazioni e sulla disponibilità ad investire in attività di ricerca e innovazione. Un’innovazione (emendamento 10) che deve mirare a “garantire maggiore efficienza, ma senza inficiare le qualità e la tipicità del prodotto”.

I consumatori sono spesso la parte più vulnerabile della catena. Nelle decisioni di acquisto devono avere il maggior numero di informazioni sulla qualità e sull’origine degli alimenti per effettuare scelte consapevoli, “evitando – emendamento 4 – il rischio che essi siano tratti in inganno da indicazioni false e fallaci”.

I prodotti tipici dell’alimentazione made in Italy provengono molto spesso da realtà piccole o piccolissime. Per il Movimento 5 Stelle, queste piccole e micro imprese vanno tutelate attraverso l’’indicazione geografica, “dando loro la possibilità – emendamento 5 – di incrementare le vendite, grazie a strategie di marketing più efficaci e spronandole a cooperare maggiormente”.

Lo sviluppo di nuova occupazione qualificata e legata al territorio deve fare riferimento anche “alle aree più marginali – emendamento 7 – in cui l’occupazione è spesso strettamente connessa a queste produzioni tipiche”. Il principio che abbiamo voluto ribadire è quello che, in ogni territorio, il forte legame tra il prodotto e una specifica area geografica vada sfruttato come leva per accrescere l’attrattività di un territorio, preservando l’occupazione e l’identità locale.