La scorsa settimana ho partecipato come relatore ad un incontro in Parlamento europeo sull’innovazione agricola e all’impatto di questa nel nostro quotidiano.

Quando si parla di innovazione agricola penso ad un approccio rivolto al futuro, che porti benessere, un benessere in termini di salute e di qualità.

Penso dunque ad un’innovazione sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per il produttore e il consumatore.

Al tempo stesso, però, se l’innovazione è solo mirata ad una maggiore produzione, e questa non mette più al centro il benessere della persona, di fronte a ciò vivo una sensazione di paura. Sensazione che ho riscontrato spesso tra i cittadini che ho incontrato sul territorio.

Produrre maggiormente, massacrando il territorio, non fa parte della mia idea di innovazione agricola. Anzi, proprio per essere innovativi, dobbiamo puntare con forza e decisione su una produzione di qualità e nutriente, facendo una buona informazione che porti a prediligere il prodotto sano a quello più economico.