L'arte è in grado di creare suggestioni che favoriscono la comprensione autentica della realtà. Tuttavia, se privata della sua dimensione politica, ne perde valore e si trasforma in un momento di mero consumo.

Prendiamo invece l'intelligenza artificiale: il suo valore risiede nella profonda capacità di risolvere problemi, consentendo ai sistemi di comprendere l'ambiente. In questo senso, apre nuove frontiere artistiche, ma cosa succede se la si mette in competizione con i creativi, scoraggiando la dimensione politica dell'arte?

Infine, ci sono gli archivi: il loro scopo è preservare la memoria storica attraverso l'enfasi su documenti autentici e il loro rinnovamento ottenuto grazie alla digitalizzazione contribuisce in modo essenziale alla conservazione del patrimonio culturale.

Ma cosa succede quando l'intelligenza artificiale attinge indiscriminatamente dal web, facendo emergere come verità assoluta la conoscenza quotidiana condivisa dalle masse?

Cercheremo di trovare punti di contatto partendo da queste contraddizioni con Felice Ardito, artista, Micaela Procaccia, presidente dell'"Associazione Nazionale Archivi di Stato" (ANAI), e Matteo Flora, imprenditore e comunicatore.

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