Quandi si parla di frodi, evasione, paradisi fiscali, il Movimento 5 Stelle non transige, vuole andare fino in fondo e identificare i colpevoli. Per questo, insieme agli altri 16 portavoce europei del M5S, ho sottoscritto la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sullo scandalo LuxLeaks sui “presunti” favori fiscali concessi dal Lussemburgo a 340 banche e multinazionali nel corso degli ultimi 20 anni.

Jean-Claude-Juncker

Nel nostro mirino c´è un modo di fare politica che garantisce agli affaristi e ai poteri forti l´incolumitá, facendosi beffe dei cittadini. E c’è anche chi, come il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, per 18 anni ha guidato il Lussemburgo che, arricchendo se stesso con investimenti da tutta Europa, ha impoverito gli altri Stati europei.

Ieri abbiamo superato le 188 firme necessarie (siamo a 194) per chiedere la formazione di una commissione d´inchiesta. Oltre al Movimento 5 Stelle hanno firmato verdi e sinistra unitaria, ma anche 20 popolari (il gruppo politico di Juncker), 31 socialisti e 14 liberali che lo hanno sostenuto nella maggioranza del Parlamento Europeo.

Per costituire la commissione d´inchiesta serve il voto favorevole in Plenaria. Ma prima di arrivare in aula occorre il via libera dei capigruppo nella conferenza dei presidenti. In queste ore leggo di un possibile stop alla commissione d´inchiesta da parte di popolari e socialisti. Sapete perché? Se la richiesta di istituire una commissione d´inchiesta arrivasse in aula sarebbe quasi certamente approvata, dato che all´opinione pubblica popolari e socialisti spiegherebbero a fatica una bocciatura. Per questo puntano a fermarla ora. Mi auguro vivamente che ció non accada. Sarebbe un altro duro colpo per la trasparenza dell´Europa.