Stavolta il cibo spazzatura non c’entra. E non c’entra nemmeno l’attacco al cibo italiano, pratica che la multinazionale americana ha di recente adottato nei confronti della pizza in una campagna pubblicitaria molto discussa.

Stavolta c’entrano le norme sulla concorrenza e l’abuso della propria posizione da parte della multinazionale che impone costi enormi ai gestori dei propri franchising.

Marco Zullo M5S Europa mcdonalds

Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva hanno presentato alla Commissione Ue una denuncia da brividi: McDonald’s farebbe pagare ai gestori dei propri franchising canoni di affitto dieci volte più elevati dei prezzi di mercato e con loro stipulerebbe contratti con royalties e durate elevatissime. In pratica, abuserebbe della propria posizione dominante nei confronti dei gestori. E il risparmio dei costi per la multinazionale non ha certo ricadute positive sui salari dei lavoratori.

Oltre al danno di essere invasi da prodotti ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale e poveri di micronutrienti, in contrasto con la necessità di promuovere un comportamento alimentare più sano e sostenibile, ci troviamo di fronte alla beffa di una corporation a cui viene permesso anche di aggirare le regole del mercato. Con buona pace della concorrenza.

Chissà cosa pensa il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina e Matteo Renzi che hanno voluto McDonald’s come sponsor di Expo “per nutrire il pianeta”.