Lo diciamo da tempo, la proposta della Commissione Europea su alimenti e mangimi geneticamente modificati é una farsa, perché rischia di portare gli Stati in tribunale, con i cittadini costretti a pagare il pizzo alle multinazionali.

L’appello lanciato dal Movimento 5 Stelle per cestinare una proposta, senza mezzi termini vergognosa, questa volta non é rimasto inascoltato e oggi la commissione agricoltura al Parlamento Europeo ha respinto al mittente il progetto-truffa dell’esecutivo comunitario.

Ora toccherà alla commissione Ambiente, titolare in materia, fare lo stesso.

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Perché la proposta sugli Ogm é una farsa?

La Commissione vuole lasciare ai singoli Stati la facoltà di decidere se vietare i prodotti transgenici sul proprio territorio. Una cessione, non di sovranità, ma di una gravosa responsabilità, quella di presentarsi di fronte ai tribunali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio con l’accusa di opporsi alla libera circolazione delle merci. In pratica, l’esecutivo invece di tutelare i propri Stati, li lascia in pasto al mercato, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni.

Le multinazionali che esportano alimenti e mangimi Ogm dall´America Settentrionale e Meridionale, infatti, minacciano di portare la Commissione davanti all´Organizzazione Mondiale per il Commercio, poiché considerano quella in vigore una moratoria ad alimenti e mangimi transgenici. Moratoria che, con ogni probabilità, l´Omc giudicherebbe illegale, così come fece nel 2006 con il blocco europeo agli Ogm, in atto tra il 1999 e il 2003.

Come ho fatto presente in aula, il meccanismo dà la possibilità allo Stato membro di vietare l’introduzione dell’alimento geneticamente modificato, ma solo tre mesi dopo che l’Ogm è entrato sul mercato nazionale. E’ quindi naturale che chi lo ha fatto entrare deve poi distribuirlo per non avere un danno economico.

E indovinate chi va a rappresentare lo Stato in queste sedi? La stessa Commissione Europea che ha autorizzato l’ingresso dell’Ogm sul territorio europeo! Un paradosso, come il resto della proposta, che in commissione agricoltura abbiamo rispedito al mittente.