Per alimenti e mangimi Ogm, la Commissione Europea vuole avviare lo stesso percorso già portato a termine per le coltivazioni, ovvero varare una normativa che lasci ai singoli Paesi dell’Ue la facoltà di decidere se permettere o meno sul proprio territorio prodotti geneticamente modificati.
 
Il 22 aprile scorso, l’esecutivo comunitario ha presentato una proposta che va in questa direzione, sulla quale abbiamo già espresso le nostre, fortissime, perplessità.
ogm1
 
Il motivo? Con il regolamento in vigore, la Commissione Ue ha la responsabilità di approvare nuovi alimenti e mangimi quando all´interno del Consiglio Europeo non vi è una maggioranza qualificata di Stati che si esprima in maniera contraria all´introduzione. Considerato che questa eventualità non si verifica con grande frequenza, la Commissione Europea è di norma costretta a prendere una decisione che vorrebbe volentieri fare a meno di prendere, soprattutto per motivi legali.
 
Le grandi aziende che esportano alimenti e mangimi Ogm dall´America Settentrionale e Meridionale, infatti, minacciano di portare la Commissione davanti all´Organizzazione Mondiale per il Commercio, poiché considerano quella in vigore una moratoria ad alimenti e mangimi transgenici. Moratoria che, con ogni probabilità, l´Omc giudicherebbe illegale, così come fece nel 2006 con il blocco europeo agli Ogm, in atto tra il 1999 e il 2003.
 
In pratica, lasciando la possibilità di divieto agli Stati, la Commissione Europea intende scaricare la responsabilità legale del possibile divieto su di loro e sui loro cittadini! E gli Stati, come in occasione della normativa sulle coltivazioni Ogm, rischiano di essere portati di fronte ai tribunali dell´Omc in caso di divieto.
 
Queste cose, noi del Movimento 5 Stelle le diciamo da aprile, prima che venisse presentata la proposta dell’esecutivo. Ora sembra che se ne siano resi conto anche gli Stati, che in settimana, in Consiglio, hanno fatto capire di non voler rimanere col cerino in mano!
 
Speriamo mantengano questa posizione: sarebbe il minimo nei confronti dei cittadini. Ma perché lo stesso atteggiamento non è stato adottato per le coltivazioni Ogm? E perché gli Stati non pressano Juncker, affinché la Commissione Europea preveda una serie di scudi normativi per i singoli Paesi di fronte alle multinazionali? Noi del M5S lo stiamo facendo e ci piacerebbe non essere i soli a condurre questa battaglia.