Su alimenti e mangimi Ogm la Commissione Europea vuole lasciare ai singoli Stati la facoltà di decidere se vietare i prodotti transgenici sul proprio territorio. Una generosa cessione di sovranità? Macché! L’esecutivo vuole solo cedere una pesante responsabilità, quella di presentarsi di fronte ai tribunali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio con l’accusa di opporsi alla libera circolazione delle merci. In altre parole, l’esecutivo invece di tutelare i propri Stati, li lascia in pasto al mercato, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni. Il Movimento 5 Stelle non può che opporsi a questa normativa-farsa. Ecco quello che ho detto in commissione agricoltura del Parlamento Europeo.

Ecco il mio intervento:

L’opportunità che viene concessa ai singoli Stati membri è una farsa, perché tutto l’impianto non sta in piedi. In particolare, faccio riferimento a due componenti di questa proposta. In primo luogo, il meccanismo dà sì la possibilità allo Stato membro di vietare l’introduzione dell’alimento geneticamente modificato, ma solo tre mesi dopo che l’Ogm è entrato sul mercato nazionale. E’ quindi naturale che chi lo ha fatto entrare deve poi distribuirlo per non avere un danno economico.

Inoltre, con questa proposta mettiamo in dubbio l’idea di mercato unico. E’ molto probabile che se uno Stato membro vieta l’ingresso di Ogm sul proprio territorio, poi si trovi a subire un ricorso davanti ai tribunali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

E chi va a rappresentare lo Stato in queste sedi? La stessa Commissione Europea che ha autorizzato l’ingresso dell’Ogm sul territorio europeo! Un paradosso. Mi viene il dubbio che la Commissione faccia davvero gli interessi dello Stato membro accusato dalle multinazionali. Dal mio punto di vista, questa normativa non è altro che una presa in giro a tutti coloro che credono che la proposta della Commissione dia diritto allo Stato membro di decidere qualcosa. I fatti lo smentiscono.