Quando ci si appassiona ad un’idea e questa diventa parte integrante della tua vita, il tempo scorre velocissimo. Me ne sono reso conto ieri a Trieste,  dove in tanti abbiamo festeggiato i dieci anni del V-Day. In effetti sono già passati 10 anni dal primo V Day dell’8 settembre in cui come fondatore dell’allora gruppo “amici di Beppe Grillo” feci la mia parte, organizzando l’evento nella piazza di Pordenone. Nel 2007 le comunicazioni e le dirette streaming non erano certo agevoli come oggi, ma con un po’ di spregiudicatezza, tanta passione e buona volontà degli attivisti, Pordenone fu una delle piazze italiane che riuscì ad effettuare il collegamento in diretta con Beppe. Ma questo era niente. Fu un’ondata di un fiume in piena quello che vidi tra la soddisfazione e lo stupore. Lì per la prima volta capii che la partecipazione era la chiave di successo, il grimaldello per scardinare lo status quo di un’Italia immobile e destinata al declino. La gente, tanta, in fila per ore, pronta a firmare le nostre proposte. Oggi il Movimento 5 Stelle mette a disposizione un mix di strumenti unico per consentire a tutti, veramente a tutti, di partecipare alla vita politica della propria città e del nostro Paese. Infatti se da una parte ci sono i banchetti nelle piazze che continuano e continueranno ad essere presenti, così da creare il contatto umano con i cittadini che desiderino dire la loro, d’altro canto la piattaforma tecnologica Rousseau consente a chiunque, proprio a chiunque, di proporre una miglioria per il proprio territorio o addirittura una legge che se accolta dagli iscritti alla piattaforma viene presentata dai nostri portavoce in Parlamento che la fanno propria. In nessun angolo del mondo esiste un sistema partecipativo come il nostro, e quello che vi chiediamo è solo di approfittarne. Un’idea in più, la vostra, diventa patrimonio pubblico, una risorsa utile a disposizione della collettività.