La mia collega Laura Agea oggi è intervenuta nel primo incontro con i cittadini in Parlamento e ha voluto darne il senso, senso che io condivido in pieno.

In queste ore sono stato raggiunto a Bruxelles da alcune decine di portavoce e attivisti, che hanno potuto prendere contatto direttamente con ambiente e organismi con i quali quotidianamente mi confronto come portavoce al Parlamento europeo. Utilizziamo le risorse messe a disposizione dall’Europa per fare informazione pubblica con i cittadini per i cittadini, per far emergere quello che funziona bene a Bruxelles e che può diventare buona pratica, e quello che invece proprio non va, e che bisogna dunque impegnarsi a provare a cambiare. Portiamo i cittadini all’interno delle istituzioni (in questa prima fase prevalentemente i portavoce eletti nei consigli comunali) diffondendo la consapevolezza del funzionamento degli organismi europei.

Il Parlamento europeo, così come le altre istituzioni qui a Bruxelles, risulta spesso un’entità chiusa e sorda alle esigenze dei cittadini che ne rimangono fuori, quei cittadini che è chiamato a rappresentare. Noi del Movimento 5 Stelle vogliamo finalmente aprire le porte dell’Europa ai cittadini, perché il Parlamento e le altre istituzioni sono la casa dei cittadini. Per troppi anni le forze politiche se ne sono dimenticate. Ora vogliamo restituire ai cittadini quello che gli è stato tolto.

I cittadini arrivati a Bruxelles hanno partecipato ieri pomeriggio a un incontro sull’agricoltura sostenibile, organizzato a margine delle mie attività in commissione Agri. Un appuntamento partecipato, con decine di domande e spunti interessanti arrivati anche dai colleghi europarlamentari presenti in aula.

E oggi ci sarà un focus sui fondi europei destinati agli enti locali, tema sul quale l’Italia ha da tempo dimostrato la propria arretratezza.

 

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