Credo che gli Stati membri si debbano fare un bell’esame di coscienza e assumersi tutte le responsabilità politiche in seguito al rapporto della Commissione europea sull’uso sostenibile dei pesticidi.

In pratica gli Stati membri, pur avendo a disposizione strumenti più sostenibili, continuano ad utilizzare i pesticidi tradizionali.  Di fatto ieri la Commissione europea ha criticato gli Stati membri per l’insufficiente applicazione della direttiva del 2009: la ‘lotta integrata’ ai parassiti, grazie alla quale si può ridurre sensibilmente l’impiego di fitofarmaci, è sottoutilizzata nonostante il numero di sostanze a base di pesticidi a basso rischio o non chimici approvata dall’Ue sia raddoppiato dal 2009 a oggi.

In questo rapporto inoltre la Commissione europea afferma come non ci siano sufficienti controlli sulla conformità a livello individuale degli agricoltori e denuncia la mancanza di target misurabili per la protezione degli ambienti acquatici o dei parchi pubblici nei piani d’azione nazionali.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: dobbiamo investire in metodologie che rispettino l’ambiente e la salute dei cittadini.