Oggi il Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza la proposta di regolamento che istituisce la portabilità transfrontaliera dei contenuti digitali.

PORTABILI

Proposta per la quale mi sono battuto in qualità di relatore del report per la Commissione mercato interno e protezione dei consumatori (IMCO), seguendone i lavori sia durante l’iter parlamentare che durante le negoziazioni con il Consiglio dell’UE.

E’ una grande soddisfazione, anche personale, vedere che l’impegno costante a favore dei cittadini ripaga la loro fiducia e il loro supporto con risultati concreti e tangibili.

In un’Unione che punta sempre più alla mobilità dei suoi cittadini, l’impossibilità di usufruire liberamente dei servizi digitali legittimamente acquistati è una barriera inconcepibile.

Acquistando un abbonamento #online (musica, serie TV, film, libri o altri contenuti multimediali) e viaggiando all’estero, fino ad oggi non era possibile usufruire dei contenuti pagati in Italia. In altre parole, l’accesso al servizio era concesso soltanto nel Paese in cui si risiede, per non violare la normativa sul copyright.

Con il voto di oggi in seduta plenaria a Strasburgo questa limitazione sarà un lontano ricordo!

Grazie al meccanismo della portabilità sarà infatti possibile usufruire dell’abbonamento anche quando ci si trova temporaneamente in un altro Stato membro per motivi di lavoro, studio o vacanza. Nel testo della proposta sono ben presenti i principi per cui mi sono fin da subito battuto.

Abbiamo innanzitutto ottenuto che non vi siano limiti temporali al soggiorno temporaneo all’estero, avvenga esso per turismo, lavoro o studio, e che qualsiasi clausola contrattuale che miri a limitare la portabilità nel tempo sia inapplicabile, per evitare abusi e compressioni dei diritti dei cittadini.

Siamo riusciti a ottenere un forte richiamo alla tutela dei dati personali e sensibili, perciò qualsiasi strumento di verifica della residenza dell’abbonato dovrà rispettare i criteri di proporzionalità e non invasività, riducendo al minimo le procedure.

Si tratta di un risultato importante a tutela della certezza giuridica per i consumatori, per fare in modo che i provider non siano liberi di chiedere qualsiasi documento essi vogliano. Abbiamo inoltre specificato che i dati così raccolti devono essere utilizzati unicamente per la verifica dello Stato membro di residenza e distrutti subito dopo.

A maggior tutela della privacy, abbiamo anche scritto a chiare lettere che in nessun caso l’utente debba esser tracciato o geolocalizzato.

Infine, abbiamo lottato per esplicitare il divieto di prevedere costi aggiuntivi per l’abbonato collegati alla portabilità.

La portabilità transfrontaliera risolve finalmente un problema che ostacolava la mobilità di tanti cittadini. Certamente resta però ancora molto da fare per costruire un mercato unico solido, robusto, senza barriere.

Noi aspiriamo ad ottenere di più e continueremo a batterci per un’Europa in cui i cittadini non debbano subire alcun tipo di discriminazione dipendente dall’esistenza di confini amministrativi e territoriali!