A beneficio di chi legge faccio una breve sintesi: nel 2015 la Commissione UE ha svolto un “fitness check” della direttiva, sulla base di una consultazione pubblica a cui ha partecipato la Regione Veneto, insieme alle associazioni dei cacciatori, agli agricoltori, alle ONG e ad altri. Il risultato di questo esercizio è stato inequivocabile: le due direttive sono “fit for purpose”, vale a dire, sono adatte a perseguire lo scopo per il quale sono state architettate, tra cui la tutela del lupo e il sostegno degli agricoltori. Perciò oggi, anche ci fossero delle valide motivazioni, rimetterle in discussione tutto richiederebbe dei tempi lunghi. Tra l’altro ricordiamo che la consultazione alla base del “fitness check” è stata la più partecipata di sempre, a dimostrazione del consenso e della qualità delle norme adottate. Questa mia posizione è condivisa dalla mia collega Evi e dal nostro Portavoce in regione Veneto Brusco.

Il Piano d’azione adottato dalla Commissione nell’aprile del 2017 sulla scorta dei risultati del fitness check, è finalizzato ad aiutare le regioni a difendere la biodiversità affinché queste ne beneficino anche sul piano economico-sociale entro il 2019.Infine ci tengo a dire che non è giusto che gli agricoltori siano ingannati; di fatto le richieste di deroghe e di maggior tolleranza verso l’abbattimento dei lupi non sono richieste corrette. La soluzione deve corrispondere alla messa in campo di strategie che utilizzino al meglio gli strumenti a disposizione per facilitare la convivenza tra uomo e natura nel rispetto di entrambi.
Invece di ipotizzare modifiche sarebbe meglio utilizzare i progetti in vigore, ad esempio il Life Wolf Alps. Ribadisco inoltre che per quanto riguarda MoVimento 5 Stelle, la linea è ampiamente per la coesistenza pacifica tra le comunità umane ed il lupo, possibile già oggi.