Insieme a Ilaria Dal Zovo richiederò i dati aggiornati alle Prefetture di Udine, Trieste, Pordenone e Gorizia per sapere a quante persone è stato concesso lo status di rifugiato e a quante è stato rifiutato in quanto immigrato irregolare. Di fatto la situazione sul nostro territorio, anche alla luce degli ultimi accadimenti, rischia di diventare ingestibile.

Il M5S ha proposto, dall’inizio della legislatura e in più riprese, di assumere 15.000 persone in gran parte neo laureati specializzati in materie giuridiche per rafforzare le Commissioni e velocizzare i tempi d’identificazione, di rilascio o di respingimento delle richieste d’asilo. Forse a qualcuno torna comodo che un numero sempre maggiore di persone stiano qui almeno un anno e mezzo-due invece di sei mesi per poter alimentare il “business immigrazione”.

immagine richiedenti asilo

Si tratta di una situazione imbarazzante che genera pericolosissime guerre tra poveri e che di riflesso aumenta la xenofobia e il razzismo nei confronti di queste persone.
Da sempre sosteniamo che bisogna gestire i flussi e superare una gestione emergenziale: il fenomeno è ormai strutturale e uno dei modi migliori, per affrontare questo tema, è l’accoglienza diffusa. L’integrazione di piccoli numeri tra le comunità è possibile. Basta puntare su centri di accoglienza enormi, come la caserma Cavarzerani o il CARA di Gradisca, che ormai vede la presenza di 700 persone circa.

Tutto ciò va evitato con buonsenso e trasparenza: è necessaria una chiara volontà politica per arrivare ad una soluzione di questo annoso problema. Basta visioni falsate, basta strumentalizzare questa problematica.