La proposta del M5S di realizzare un nuovo sistema di gestione e smaltimento rifiuti a Trieste permetterá di riprogettare il sistema di raccolta e l´organizzazione del servizio pubblico, abbattendo i costi di gestione e riducendo l´impatto ambientale, perché allungare la vita degli oggetti significa evitare ai nostri concittadini l´ingombrante presenza di discariche e inceneritori.

Un esempio in campo italiano, che risponde alla direttiva europea per il trattamento dei rifiuti, che vuole in primis la prevenzione, poi la preparazione per il riutilizzo, quindi riciclaggio, e da ultimo il recupero di energia e lo smaltimento.

Alla proposta comunale si é affiancata a proposta di legge regionale Rifiuti Zero, promossa dalla portavoce in Regione Friuli Venezia Giulia Eleonora Frattolin e presentata oggi in Regione.

rifiuti zero

La politica comincia ad accorgersi che avevamo ragione nel sostenere che bruciare rifiuti, oltre che dannoso, non é sostenibile. Nel sostenere che gli oggetti devono avere una seconda vita, perché il nostro territorio non sa piú dove mettere gli scarti. Nell´affermare che l´unica economia possibile é quella circolare, in cui le materie prime diventano seconde, riutilizzabili, di nuovo utili.

Il M5S sostiene queste politiche sia a livello locale, sia a livello europeo. E´ di ieri la notizia che la commissione ambiente del Parlamento Europeo ha approvato un progetto di relazione sull´economia circolare nel quale il Movimento é stato capace di inserire il principio della responsabilità estesa del consumo, in modo da obbligare le grandi imprese a farsi carico dello smaltimento degli oggetti che producono.

Cosí, chi produce materiali, sará incentivato a farlo nel modo meno inquinante possibile e soprattutto utilizzando i componenti riusati.