Realizzare una nuova politica agricola comune più sostenibile ed equa, con meno burocrazia: questo è l’obiettivo comune.

riforma della pac

Ormai da molti mesi lavoriamo per costruire una nuova politica agricola basata sul progresso, in termini di innovazione, sostenibilità, supporto. Per questo motivo, movimenti come quello di #cambiareagricoltura sono voci da ascoltare, perché partono da un principio inviolabile: quello della democrazia diretta, che da sempre caratterizza il nostro MoVimento 5 Stelle. Per ciò che mi riguarda, in veste di parlamentare europeo, il mio ruolo è stato, e sarà, quello di fare in modo che queste voci vengano ascoltate.

In Commissione Agricoltura, è ormai uno degli obiettivi principali giungere a una posizione chiara ed omogenea sulla PAC, non solo per chi opera nel settore, ma a favore di tutti i cittadini che ne godranno. Per questo, riteniamo che la riforma debba dare vita a una politica agricola che tenga conto delle esigenze degli agricoltori, che metta in cima il rispetto per le risorse ambientali, oltre a garantire un modello produttivo e di consumo più sostenibile ed equo, in particolar modo per i soggetti più deboli della filiera. Il tutto in un mercato unico europeo corretto che non metta in atto dinamiche di concorrenza sleale.

Come già dichiarato, per cambiare davvero è essenziale porsi degli obiettivi concreti: semplificare la burocrazia per la raccolta dei dati e l’erogazione dei fondi, rafforzare la premialità agli agricoltori più innovativi, porre un tetto per i pagamenti diretti, capace di bloccare speculazioni finanziare e concentrazione di terreni. Ultimo, ma non ultimo, supportare le PMI con aiuti tangibili, in modo tale da salvaguardarle dal potere dei grandi.

Questi sono solo alcuni fondamentali step che vogliamo realizzare per poter dare vita ad una nuova agricoltura, al passo con i tempi e con le esigenze di chi la vive ogni giorno.