Per ottenere l’omologazione, le auto non devono superare un certo limite di emissioni di ossido di azoto, sostanza altamente nociva per la salute umana, e al centro dello scandalo Volkswagen.

I test vengono effettuati in laboratorio, in condizioni di guida lontanissime dalla realtà. La misurazione delle emissioni avviene attraverso i sistemi PEMS, sistemi portatili di misura delle emissioni che vengono montati nel bagagliaio del veicolo.

Questo sistema, secondo la Commissione Europea, sottostima le emissioni reali di ossido di azoto del 20-30%. Ma nel prossimo futuro i produttori prevedono di scendere intorno ad un livello di incertezza intorno al 10-15%.

Eppure, il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla proposta della Commissione Europea che lascia alle case automobilistiche la possibilità di sforare i limiti, non del 20 o 30% di sforamento tecnico, ma del 110% fra settembre 2017 e gennaio 2020.

In pratica, si permette alle case automobilistiche di sforare dell’80% in più senza motivo.

Al Parlamento Europeo faccio parte della commissione di inchiesta sullo scandalo emissioni e ho chiesto alla Commissione la ragione di questo enorme favore alla lobby dell’auto e la Commissione, come vedete, è andata in crisi.