Da qualche settimana il dibattito pubblico in Svezia è occupato da un tema sociale molto delicato: quello delle spose bambine. Si discute dei matrimoni tra uomini adulti e bambine o ragazzine tra la popolazione dei migranti. Argomento trattato anche da noi del Movimento 5 Stelle direttamente nelle aule del Parlamento europeo, e che ci ha visto votare a favore della risoluzione che abbiamo proposto per combattere tale usanza. La pratica dei ‘matrimoni precoci’ sembra lontana da noi nel tempo e nello spazio, mentre invece ci tocca molto da vicino, perché è reale anche all’interno dell’Unione europea. Dobbiamo sentirci coinvolti, non possiamo rimanere a guardare mentre il futuro di queste bambine viene deciso da persone adulte, che le privano della possibilità di scegliere la propria strada e le proprie vocazioni. Il dibattito è incentrato sul fatto che la Svezia, uno dei Paesi più sviluppati sul fronte delle politiche sociali, non riesca a garantire gli stessi diritti che offre ai bambini svedesi anche a chi appartiene a culture diverse. spose bambine Come scrive politico.eu, la questione è molto più complessa, potremmo dire culturale. Come riuscire a conciliare i principi su cui si fondano tutti gli Stati dell’Unione europea, garantiti per tutti i suoi cittadini, con l’introduzione e l’inclusione di culture differenti? Le opposizioni rimproverano al Governo svedese di essere troppo morbido e prudente verso tale argomento, per evitare di essere visto come insensibile nei confronti degli immigrati. In questo caso penso sia necessario prendere una posizione netta contro i matrimoni infantili, anche se previsti da altre culture. Si parla di diritti della persona, diritti delle bambine che non sono in grado di tutelarsi autonomamente e quindi spetta proprio alle istituzioni prendersi carico di loro. La tutela dei diritti è un argomento che mi tocca da vicino e su cui mi sono impegnato molto in questi anni al Parlamento Europeo. In particolare mi sono occupato più volte di tutelare la situazione delle donne, dalla barbarie della lapidazione alle spose bambine. Insieme ai miei colleghi del Movimento continuerò a farmi portavoce nella Commissione FEMM (Diritti delle Donne e Tutela di genere) per combattere questi soprusi. A chiunque deve essere garantito il diritto di autorealizzarsi e di scegliere in tutta libertà il suo futuro!