Le leggi odierne poggiano su un errore di fondo. Credere che la sperimentazione animale sia un metodo scientifico affidabile per maturare certezze sulla reazione del nostro corpo a farmaci e sostanze è un errore gravissimo. La vivisezione non solo non porta progressi, ma costituisce un ostacolo alla ricerca, perché impedisce che una grande quantità di fondi venga orientata su altre pratiche.

La campagna Stop Vivisection vuole porre fine a questa pratica crudele e inutile e ha raccolto oltre 1 milione e 150 mila firme autenticate in tutta Europa per chiedere all’Unione di sostituire gli esperimenti sugli animali con metodi più affidabili per la salute umana.

stop vivisection

Lunedì 11 maggio l’iniziativa Stop Vivisection approda al Parlamento Europeo in un’audizione pubblica in cui la Commissione Europea verrà invitata ad abrogare la direttiva
2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che elimina la sperimentazione animale.

Il Movimento 5 Stelle sostiene appieno l’iniziativa di Stop Vivisection. E’ necessario un salto di paradigma nella ricerca biomedica e tossicologica. Ogni anno, decine di milioni di animali vengono sacrificati sull’altare di un rito ancestrale in contrasto con l’articolo 13 del Trattato Ue, per il quale gli animali sono esseri senzienti e come tali vanno rispettati. Senza contare che negli Usa il percorso che porterà al superamento del modello animale in favore di tecnologie specifiche per l’uomo è già stato avviato.

Dal 2011 i cittadini europei hanno la possibilità di effettuare proposte direttamente all’Ue, che ha poi la facoltà di trasformarle in legge. Lo straordinario impegno di migliaia di volontari, associazioni e comitati sparsi per l’Europa è un meraviglioso esempio di democrazia partecipativa e non può essere ignorato.