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Lapidazione

Ci siamo riusciti. Ci sono voluti ben sei mesi e un grande lavoro di squadra, ma alla fine abbiamo ottenuto il risultato. È stata approvata in Plenaria la mozione di risoluzione contro la pena di morte e la lapidazione proposta dai portavoce del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo.

La pena di morte per lapidazione è una delle più atroci violazioni delle norme internazionali sui diritti umani e le donne sono le vittime più indifese di questa pratica aberrante. Non potevamo restare a guardare.

La pena di morte per lapidazione

La pena di morte per lapidazione è una delle più atroci violazioni delle norme internazionali sui diritti umani. È una pena di origini antiche, ma anche una pena nuova, reintrodotta negli ultimi anni dai governi poco interessati a proteggere i diritti dei propri cittadini. Sembra incredibile, ma ancora oggi, c’è chi viene ucciso a sassate in Paesi come Iran, Sudan, Pakistan, Afghanistan, Nigeria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Yemen.

In molti di questi Paesi non esiste un vero e proprio codice penale, né un sistema giudiziario regolamentato. Gli imputati non hanno diritto ad un avvocato, i processi sono segreti e si basano esclusivamente sulla confessione, spesso estorta sotto tortura. In genere, gli imputati non vengono informati della condanna e non vi è possibilità di appello. Questa forma di esecuzione ha come obiettivo quello di prolungare la sofferenza delle vittime. Le pietre devono essere grandi abbastanza da causare ferite e morte lenta, ma non così grandi da uccidere la vittima immediatamente.

Le donne sono le vittime più indifese di questa pratica aberrante. Senza possibilità di difendersi in giudizio, uccise a sassate perché accusate di adulterio o persino perché denunciano uno stupro subito.

I successi del M5S

Credo che come parlamentari europei la nostra funzione sia anche quella di fungere da cassa di risonanza di quei disagi e di quelle problematiche profonde che permeano la nostra società. Noi del M5S siamo andati ben oltre. Ci sono voluti ben sei mesi e un grande lavoro di squadra, ma alla fine abbiamo ottenuto il risultato. Il Parlamento Europeo ha sottoscritto una risoluzione contro la Pena di Morte, la cui parte più coraggiosa l’abbiamo scritta noi del Movimento 5 Stelle.

Per la prima volta è stata citata in modo esplicito la condanna a quella pratica barbara che è la lapidazione. Una pratica sessista, che colpisce soprattutto le donne, accusate, spesso ingiustamente e senza prove, di adulterio. Non dimentichiamo che l’Unione Europea ha interessi economici molto importanti con Paesi che praticano la lapidazione, questione che poteva rendere preferibile evitare una presa di posizione. I Paesi citati nella risoluzione sono invitati a cambiare la loro legislazione, di modo che questa pratica barbara non sia più possibile. Si tratta di grande passo per la tutela delle donne, un primo passo dal quale è necessario partire per avviare un vero processo di cambiamento.

Partecipazione

Questo risultato è stato possibile grazie all’associazione di Pordenone Neda Day, che abbiamo incontrato nelle nostre attività quotidiane nelle piazze. L’associazione ci ha fornito contatti e informazioni che si sono rivelate fondamentali per convincere il Parlamento Europeo a prendere a cuore una questione ingiustamente dimenticata per troppo tempo. Ora, di certo, non ci fermeremo e continueremo a lavorare affinché questa risoluzione porti dei reali cambiamenti nei Paesi dove è ancora praticata la lapidazione.

Ma un primo grande passo è stato fatto e con orgoglio diciamo CI SIAMO RIUSCITI!

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