La strada della Doc transfrontaliera unica era la sola davvero percorribile. Ora, per evitare il ripetersi di casi paradossali come quello del Terrano e del Tokaj, è bene che Regione e Ministero si attivino per adottare significative modifiche alle regolamentazioni.

La soluzione alla quale si è giunti nel vertice italo-sloveno sulla denominazione internazionale del Terrano era l’unica logica e doverosa, anche per rispetto dei tanti produttori italiani che da decenni occupano importanti quote di mercato e che si sarebbero visti danneggiati da un’azione, quella della Slovenia, non legittima.

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La registrazione effettuata nel 2006 dalla Slovenia é stata fatta senza conoscere nel dettaglio la situazione di riferimento, a differenza del caso Tocai-Tokaj, Terrano è la denominazione di un vitigno e non di un’area.

E’ necessario ora avviare un tavolo di confronto permanente su tali questioni, per evitare che in futuro si ripresentino casi come quello risolto in extremis nei giorni scorsi.