Dopo aver saputo della deroga rilasciata dalla Regione Friuli Venezia Giulia che permetterà ai cacciatori la cattura di uccelli selvatici da utilizzare come richiami vivi per l’attività venatoria faccio molta fatica a star zitto. Al di là della pratica che reputo aberrante, vengo a conoscenza dl fatto che la proroga prende avvio questa settimana e durerà fino al raggiungimento del limite massimo di uccelli previsto (e comunque non oltre il 30 novembre per il Merlo, il Tordo bottaccio e il Tordo sassello e il 30 dicembre per la Cesena).

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La Direttiva europea concernente la conservazione degli uccelli selvatici e la normativa italiana vietano l’aucupio ma la Regione Friuli Venezia Giulia, che ha concesso la deroga per effettuare queste catture, è evidentemente più attenta alle esigenze di alcuni cacciatori che non a quelle di tutela della fauna e dell’ambiente.

Questo è un atteggiamento in linea con la passata legislatura quando in materia di caccia il Friuli Venezia Giulia si era già distinto per non aver rispettato leggi e sentenze. La legge regionale sulla caccia n. 6 del 2008 è ancora monca perché dichiarata parzialmente incostituzionale e il Piano Faunistico Regionale del Fvg, che già aveva avuto dei rilievi da parte dell’ISPRA, è stato dichiarato illegittimo dal TAR e attende l’esito del contro-ricorso fatto dalla Regione al Consiglio di Stato”.

Debora Serracchiani dovrebbe prendersi le sue responsabilità o pagare di tasca propria per queste irregolarità invece che scaricarle sui cittadini.