Ieri non potevo mancare al grande appuntamento veronese, viste tra l’altro le mie origini, ovvero alla 52esima edizione di Vinitaly, manifestazione di settore che possiamo definire come una delle più importanti al mondo se non la numero uno, con oltre 4.300 espositori e 36 paesi partecipanti.


Al di là dell’enorme offerta, quasi disorientante,  è stata anche un’ottima occasione per conoscere aziende che intendono dare una svolta innovativa, che investono in ricerca e sviluppo, che guardano lontano.
Cosa significa guardare lontano? Per me significa investire su una viticoltura che si sposti fortemente sul fronte della sostenibilità, della biodiversità, della qualità.
E’ questo a mio avviso l’obiettivo a cui il sistema Italia deve tendere al più presto.