La vendita diretta online, il cosiddetto e-commerce, permette a molte piccole aziende di vendere i propri prodotti al doppio del prezzo a cui normalmente vendono alla grande distribuzione (supermercati) e alla piccola distribuzione (negozi al dettaglio, fruttivendoli), raddoppiando di fatto i guadagni per gli agricoltori, ma mantenendo lo stesso prezzo al consumatore. Senza contare che gli investimenti inziali per implementare questo tipo di pratiche sono limitatissimi.

Di recente, ho visitato l’azienda agricola Agrumeto di Scanzano Jonico (Matera) la cui strategia vincente é potenzialmente replicabile da moltissimi addetti ai lavori. L’azienda ha dimensioni relativamente limitate (5 ettari) e quando vende online non vende solo prodotti, ma un intero territorio.

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L’idea innovativa messa in campo é far virare l’azienda agricola verso la multifunzionalità. In questo modo, l’azienda non si limita solo a produrre, ma deve vendere un territorio, essere sostenibile e magari ospitare i propri clienti con strutture recettive che permettano di visitare l’azienda.

Nella pratica, l’azienda lucana insieme ai prodotti spedisce anche una brochure che racconta il territorio, i suoi punti di forza, le sue tradizioni. Nella brochure si invitano i consumatori a visitare l’azienda, per instaurare un rapporto diretto e trasparente con il produttore, che arriva ad avere una conoscenza approfondita di ciò che acquista e ad effettuare scelte di acquisto consapevoli.

Parte integrante delle piccole aziende che intendono fare vendita diretta é la sostenibilità a tutto tondo. L’azienda che ho visitato é ad emissioni zero ed è capace di integrare il reddito con la produzione di energia ottenuta attraverso un impianto fotovoltaico, solare termico e un termocamino per il riscaldamento. Per coltivare i propri agrumi si serve anche di una serra fotovoltaica.

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Le piccole realtà che utilizzano l’e-commerce hanno alcuni, importantissimi vantaggi rispetto alle loro concorrenti. Innanzitutto permettono di abbattere i tempi di consegna, passando dal campo del produttore alla tavola del consumatore nel lasso di 48 ore, preservando profumi e sapori della terra.

I vantaggi di questo tipo di progetti, come ho potuto constatare di persona, sono molti. Allora perché i piccoli imprenditori agricoli (ma non solo) non si avvicinano alla vendita diretta online? La questione é in primo luogo culturale. Chi lavora la terra fatica a scorgere le potenzialità del web, perché la formazione e l’informazione al riguardo scarseggiano.

Una falla di cui é responsabile anche l’Unione Europea. Bruxelles infatti non prevede strumenti di formazione e promozione del cosiddetto e-commerce. Sulla vendita diretta la stragrande maggioranza delle nostre realtà locali é agli albori e avrebbe bisogno di mettere in rete le migliori pratiche, le conoscenze acquisite, ad esempio nella gestione dei social network come Facebook e Twitter per la gestione delle proprie vendite.

Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a premere sull’Ue affinché la promozione di pratiche innovative e a misura di Pmi diventi la regola, e non un’eccezione di pochi coraggiosi imprenditori.