In questi giorni il Ministero dello Sviluppo Economico ha inviato alla Commissione europea il Piano nazionale integrato per l’Energia e il Clima, elaborato dal Vicepremier Di Maio, dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Questo documento tratta temi ambientali importanti sia a livello strategico che economico per il futuro. Contiene obiettivi ambiziosi, modello per il resto d’Europa, e ai quali tutti i Paesi dovrebbero puntare.

Il Piano si sviluppa su cinque punti principali: la decarbonizzazione, l’efficienza energetica, la sicurezza energetica, il mercato interno dell’energia e la ricerca, innovazione e competitività.

Per quanto riguarda la decarbonizzazione, finalmente possiamo dire di progettare davvero un futuro senza produzione di energia da combustibili fossili, una fonte molto inquinante e poco redditizia.

L’efficienza energetica, invece, viene messa al primo posto e considerata come un’infrastruttura per l’energia. Si darà priorità all’efficienza energetica ogni volta che sarà stimato più conveniente risparmiare energia, piuttosto che trasportarla o aumentarne la produzione.

Alcuni numeri: il piano presentato dal Mise prevede la riduzione dei consumi di energia primaria del 43% e dei gas a effetto serra del 33%. Inoltre, la produzione di energia da fonti rinnovabili sarà pari al 30%, in linea con gli obiettivi previsti dall’Unione europea per il nostro Paese.

Il piano nazionale nasce come applicazione del Regolamento per la Governance dell’Unione dell’Energia approvato lo scorso novembre in via definitiva dal Parlamento europeo. All’interno di questo regolamento sono presenti diverse proposte nate dal lavoro e dall’impegno portato avanti in Europa da noi del Movimento 5 Stelle. Le maggiori e degne di nota sono tre:

–       L’obbligo di allineare ciascuna strategia nazionale sull’energia agli accordi di Parigi sul clima;

–       Mettere al primo posto l’efficienza energetica, trattandola come un’infrastruttura per l’energia;

–       Descrivere tutti i sussidi nazionali all’energia e fornire aggiornamenti sulla loro eliminazione graduale.

Il sostegno e la collaborazione attiva da parte di tutti gli stakeholders sarà fondamentale per raggiungere tutti gli obiettivi, sia nella fase di predisposizione che in quella di realizzazione.

Dobbiamo andare avanti, non indietro e il futuro guarda a fonti rinnovabili e pulite.