E’ successo di nuovo, nella miglior tradizione della partitocrazia. A capo della Fiera Pordenone è stato nominato Roberto Ongaro: sessantotto anni, di Padova e del Partito democratico. E’ una scelta che manca completamente di rispetto al territorio pordenonese, che offende le potenzialità, le professionalità manageriali che pure non mancano da queste parti. Possibile che in tutta la Provincia non ci fosse una figura degna di ricoprire il ruolo richiesto?

23502_203_mediumPerse alle ultime amministrative anche Venezia e Rovigo (oltre a Verona), ecco dunque giungere da parte dell’accoppiata Serracchiani-Pedrotti il bel paracadute rosso-verde nella Pordenone da colonizzare per il membro del Pd Ongaro. E’ la classica scelta da Prima Repubblica, che probabilmente non tiene conto dei curriculum presentati da dagli altri candidati. Guarda caso, Ongaro arriva da una città, Padova, che il Partito democratico ha recentemente perso in favore della Lega Nord: così, nell’ambito del territorio patavino, il Pd si è trovato in difficoltà a trovare incarichi e poltrone da assegnare ai propri fedelissimi, che vengono dunque dirottati in altre zone controllate dagli stessi democratici.

Il Meetup Pordenone 5 Stelle ha poi scoperto, sfogliando il libro “Il Pci padovano nel ’900”, che Ongaro fu consigliere della Provincia di Padova dal 1990 al 1995, eletto con il Pci, occupando il ruolo di assessore ai Lavori pubblici, nonché vicepresidente della giunta. Una scelta dai contorni medievali, che danneggia la città.